Nazionale

L'Uisp a Copenaghen per il Move Congress Isca

Si è chiuso il 7 novembre l'appuntamento internazionale che raccoglie le organizzazioni di sport sociale. Parla C. Balestri

Dal 5 al 7 novembre si è svolto a Copenaghen il Move Congress, organizzato dall’ISCA (International sport and culture association), di cui l’Uisp fa parte. Una delegazione Uisp, formata da Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, Carlo Balestri, responsabile politiche internazionali, Daniela Conti e Raffella Chiodo, del settore internazionale Uisp, ha partecipato all’evento internazionale. In questa occasione si è tenuta anche l’Assemblea di Isca Europe: Filippo Fossati ha lasciato l'incarico di presidente. L’assemblea ha dato mandato a Vincenzo Manco, presidente della Uisp, di stilare un programma ed un piano di lavoro che verrà votato nel prossimo incontro di Isca Europe. 

Nel 2014 l’Uisp è stato partner dell’Isca nell’organizzazione del Move Congress che si è svolto a Roma, dal 22 al 25 ottobre. GUARDA  L’APPROFONDIMENTO SU WWW.UISP.IT 

Abbiamo chiesto a Carlo Balestri quali sono stati gli elementi che hanno caratterizzato il Move Congress 2015. “La location scelta mi è sembrata molto interessante - ha detto Balestri - uno spazio, gestito dall’associazione Game, oggetto di riqualificazione urbana e dedicato agli sport di strada. Si tratta di un luogo deputato al parkour e a tutti gli sport di scivolamento. Propongono un’ottica interessante, di partecipazione e condivisione dal basso. Stanno aprendo un altro spazio, sempre a Copenaghen, recuperando una fabbrica abbandonata, in cui la progettualità viene condivisa attraverso workshop che propongono la ricostruzione ideale dello spazio. Gli stessi soggetti, rappresentanti di realtà locali che praticano queste discipline sportive, vengono poi coinvolti anche nella costruzione dello spazio e nella gestione. Mi pare si tratti di una buona pratica interessante e replicabile, per una nuova modalità di gestione degli spazi sportivi anche nel nostro paese”.

“Un altro spunto di riflessione è giunto dalla Gran Bretagna - continua Carlo balestri - dove l’associazione Street games Uk, insieme alla città di Birmingham, ha realizzato uno studio su sedentarietà e abbandono sportivo, che ha evidenziato uno scarto di quasi il 20% tra la pratica sportiva maschile e quella femminile. Le giovani donne praticano molto meno attività sportiva soprattutto nelle periferie urbane degradate e tra la popolazione di migranti di nuova generazione. Questi dati sono serviti ad attivare sinergie tra istituzioni e associazioni per dare vita a campagne mirate nei confronti di scuole, periferie e punti aggregativi della città, per promuovere la pratica dello sport femminile. Le attività sono partite nel corso del 2015 e sono tuttora in corso. L’intervento messo in campo per recuperare la situazione di svantaggio delle ragazze in ambito sportivo è di grande valore, anche noi potremmo prendere in considerazione l’idea di una ricerca simile e temo che avremmo gli stessi risultati”.

“Come ultimo elemento evidenzio l’intervento del referente dell’ufficio sport della Commissione europea, che ha presentato i bandi del 2016 introducendo la novità di un 'bando veloce', per progetti sotto i sessantamila euro, meno impegnativo a livello burocratico e con procedure semplificate”. (Elena Fiorani)

Nella foto: un momento dell'evento in Campidoglio, a Roma, del Move Congress 2014

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